venerdì 16 gennaio 2009

Via la Tosse con Omeopatia e Fitoterapia


15/01/09 - La tosse può essere secca o grassa, in altre parole è accompagnata o meno dalla secrezione di muco o catarro.

Arsenicum album si usa quando alla tosse si associano sibili respiratori e l'espettorazione è di muco liquido e schiumoso.
Phosphorus è indicato quando la tosse, secca, viene provocata da un solletichio che in gola.
Hepar sulphur è utile quando la tosse è provocata dall'esposizione al freddo secco e migliora quando il paziente si trova in un ambiente caldo umido.
Si può pensare a Causticum nei casi in cui la tosse comincia con raucedine o perdita della voce. Gli accessi di tosse migliorano bevendo qualche sorso di acqua, possibilmente molto fredda.
Ipecacuana è utile in caso di tosse soffocante, a tal punto che il bambino, tossendo, si irrigidisce in uno spasmo.
Si prescrive Aralia quando la tosse è spasmodica, soprattutto nelle primissime fasi del sonno e migliora dopo l'espettorazione di catarro denso, mentre Squilla marittima è indicata quando la tosse è violenta ed è presente una grande quantità di muco che viene espettorato dopo una lunga serie di colpi di tosse.
Quando la tosse è laringea e tracheale e ha un suono duro, abbaiante, e si accompagna alla raucedine il rimedio può essere Verbascum.
Invece Nitric acidum è impiegato se la tosse è secca, peggiora la notte e viene innescata da un solletichio che si avverte in un punto preciso e circoscritto della gola.
Anche Sanguinaria è un rimedio utile nei casi in cui lo stimolo della tosse parte dalla laringe. Caratteristico è l'uso di questo rimedio nella tosse che persiste dopo la pertosse.
Se la tosse è produttiva, grassa, rimedi come Kalium sulphuricum possono favorire l'espettorazione (muco giallo verdastro).
Kalium bichromicum si può usare quando l'espettorazione, giallo verdastra, ha consistenza densa e si stacca a fatica dalle mucose.
Antimonium tartaricum si rivela indispensabile nel trattamento pediatrico e per i pazienti anziani che presentano una scarsa capacità di espettorare.

Fra gli sciroppi omeopatici possiamo ricordare: Stodal (Boiron) Rumexan (Homeopharm), Drosetux (già Dolisos, ora Boiron) Vanda4 (Vanda) Tussistin (Loacker), mentre fra i fitoterapici abbiamo Broncolsan Sciroppo (Planta Medica), Tuxs Baby (Lemuria), Grindtus PoliActive (Aboca), Omeotox Noni (Guna), Tusserbe Sed (ESI).

Molte le piante medicinali e fitoterapici: Viburnum lantana oppure il Ribes nero. Altre piante attive nella tosse sono Tiglio e Timo, ma anche Finocchio e Liquirizia. Per la tosse secca, la Drosera oppure Altea, Lavanda e Verbasco, ma anche Malva e Propoli, mentre per la tosse catarrosa si può ricorrere al Balsamo del Tolù, Sambuco ma anche lo stesso Verbasco oppure Eucalipto. Infine la piantaggine, Plantago lanceolata, che ha proprietà antibatteriche, fluidificanti e antitussigene. (Articolo di Elio Rossi tratto da Repubblica.it - Salute)

ATTENZIONE! l'omeopatica è una medicina personalizzata e come tale da migliori benefici quando la prescrizione è fatta con cura e metodo da un medico esperto in materia.

giovedì 15 gennaio 2009

Sfida al raffreddore con l’omeopatia


13/01/09 - Con il freddo e l’ondata influenzale è bene pensare ai rimedi omeopatici più diffusi. Aiutano ad alleviare i disturbi di stagione a rimettersi rapidamente in forma. Nelle prime fasi dell’infreddatura gli esperti consigliano Ferrum phosphoricum che aiuta a combattere i primi starnuti, il dolore all’orecchio e le abbandonati secrezioni nasali.

La Nux vomica è invece consigliata quando le mucose nasali sono secche e la gola raschia. E’ una situazione in cui ci si sente privi di energia e vicini a un’influenza.

Nostrum carbonicum è va preso quando i sintomi respiratori si associano a disturbi digestivi.

Esistono altri rimedi raccomandati in presenza di sintomi influenzali specifici. “Si consiglia l’Eupatorium perfoliatum quando prevalgono i dolori ossei e muscolari, che migliorano con la pressione e con il movimento. La febbre si presenta con forti brividi che corrono lungo la schiena e raggiungono le estremità – spiega Elio Rossi, responsabile dell’Ambulatorio Asl2 di Lucca. Il paziente ha sete, ma l’acqua che beve ha un sapore salato. Sono presenti raffreddore, raucedine e tosse grassa, ma anche sintomi gastrici e quindi il vomito”.

E’ molto diffuso anche l’Arsenicum album. “Sia per i problemi respiratori che per quelli gastrointestinali, mentre si può usare Sulphur quando è presente solo la febbre, alta e continua, senza altri sintomi di rilievo”, conclude Rossi. Baptisia è adatto quando lo stato febbrile produce intenso torpore da cui è difficile risvegliare il malato, con mal di gola, cefalea e dolore a tutte le articolazioni. Il dosaggio è sempre di 3 granuli per 3-4 volte al dì, del rimedio alla 5 o 6 CH.

Vale la pena infine ricordare che una serie di studi recenti mettono al primo posto l’omeopatia nella cura di malattie respiratorie e dell’orecchio come, ad esempio, otiti, faringiti, bronchiti e tonsilliti. Lo rivelano due ricerche svolte da una équipe internazionale di esperti su poco meno di 3.000 pazienti e pubblicata sulla banca dati Pub med.

Articolo di Valeria Pini tratto da Kataweb Blog. Benessere VERDE. Salute e Benessere seguendo la natura.

sabato 3 gennaio 2009

Qualche rimedio contro starnuti e raffreddore

20/11/08 - È arrivato il freddo e con esso le prime infreddature. Alcuni rimedi possono alleviare i sintomi più fastidiosi e consentire un più rapido recupero e il ritorno alle attività consuete.

Un rimedio dei primi freddi è Ferrum phosphoricum, caratterizzato dalla comparsa dei primi sintomi di infreddatura qualche tempo dopo l'esposizione al freddo. Ai primi starnuti si associa il dolore all'orecchio, mentre la secrezione nasale è abbondante e liquida.

Anche Nux vomica è indicata nelle prime fasi dell'infreddatura quando, a causa dell'esposizione al freddo umido, cominciano i primi starnuti e la sensazione di ostruzione nasale. Le mucose sono secche, lo scolo nasale è scarso, gli occhi lacrimano e raschia la gola. Ci si sente abbattuti, con poca energia e un senso di peso sulla fronte.
I sintomi peggiorano stando in un ambiente caldo e migliorano all'aria aperta, e possono comparire disturbi a carico dell'apparato digestivo quali nausea, vomito e mal di stomaco.

Natrum carbonicum è indicato quando i sintomi respiratori sono associati a disturbi digestivi. C'è un'abbondante secrezione nasale con starnuti che si manifestano alla minima corrente d'aria (come avviene anche per Hepar sulphur).
La secrezione può essere mucosa oppure può esserci del catarro nasale denso e giallo che si accumula nelle narici posteriori e costringe a deglutire continuamente.

Se si ha invece una sensazione di malessere indefinito come se stesse per arrivare l'influenza, ma poi il malessere si trascina senza che questa esploda nei suoi sintomi abituali, allora il rimedio è Gelsemium. In questo caso sono presenti testa pesante, brividi frequenti e infine compaiono i sintomi del raffreddore, con secrezione nasale liquida continua e raffiche di starnuti.

Articolo di Elio Rossi tratto da Repubblica.it Salute

L’omeopatia contro i dolori mestruali

28/12/2008 - Quasi un terzo delle donne, soprattutto giovani, soffrano di disturbi mestruali. Si tratta di scarsità o eccesso di flusso, irregolarità del ciclo, ma soprattutto dolori: quello che viene definito dismenorrea. A volte questo disturbo si trasforma in una vera e propria malattia. Non sono poche infatti le donne che in quei giorni devono restare a casa, spesso a letto, e non riescono ad andare al lavoro.

L’omeopatia può aiutare nelle fasi più acute della crisi.. “Zincum metallicum è utile quando i dolori si localizzano soprattutto in sede ovarica e migliorano con l’arrivo del flusso mestruale – spiega Elio Rossi, responsabile dell’Ambulatorio Asl2 di Lucca. - La stessa indicazione vale per Lachesis, che si usa anche quando, durante il ciclo, il dolore ricompare non appena il flusso accenna a diminuire”.

A volte i dolori arrivano con la comparsa del flusso e aumentano quando quest’ultimo è abbondante. In questi casi l’omeopata consiglia Cimicifuga.

Che fare invece quando il ciclo è irregolare e il flusso è piuttosto scarso? “Un rimedio è Pulsatilla; in questo caso i dolori non sono molto forti – dice Rossi -

Se il ciclo è scarso e il flusso aumenta, mentre il dolore diminuisce, con il movimento, allora si può pensare a Lilium tigrinum”.

Un altro rimedio utile è Kreosotum, in caso di cicli troppo frequenti, troppo abbondanti o che durano a lungo.

A volte il dolore si manifesta con violente coliche ed è localizzato soprattutto a livello dell’ombelico, con nausea, vomito e bruciori gastrici. In questo caso si consiglia la Chamomilla.

Articolo di Valeria Pini tratto da Kataweb Blog. Benessere VERDE. Salute e Benessere seguendo la natura.