giovedì 2 dicembre 2010

Omeopatia per febbre, influenza, mal di gola.


Febbre, tosse, mal di gola, raffreddore, sintomi d'influenza? E’ ora di alzare di difese. Subito.Adesso.

Una frequente richiesta da parte dei pazienti in questo periodo in studio è proprio quella relativa a cure naturali e Omeopatiche per alzare le difese immunitarie. La mia prima linea di intervento è spesso la prescrizione di questa cura di base:

. Rame-Oro-Argento, oligoelementi in fiale (Boiron) tutte le mattine al risveglio, insieme a:
. Oscillococcinum, (Boiron), una tubo dose a settimana

Il primo prodotto è costituito da tre semplicissimi minerali a bassissima concentrazione che hanno azione anti infiammatoria, tonica e di stimolo sulle difese immunitarie. Il prodotto va assorbito sotto la lingua per qualche secondo prima di deglutirlo.

Il secondo è una famosissima sostanza omeopatica (anas barbariae 200K) estremamente diluita che ha azione immunostimolante. I granuli contenuti nel tubo dose vanno sciolti in bocca possibilmente sotto la lingua lentamente.

Oscillococcinum può essere impiegato spesso ai primi sintomi, anche 3-4 volte al giorno nei primi 2-3 giorni per scalarlo poi sulla base della sintomatologia. Nei bambini più piccoli è possibile impiegare mezzo tubo dose alla volta, oppure sciogliere il contenuto di un tubetto in una piccola bottiglia d’acqua da sorseggiare durante l’arco della giornata previo scuotimento.

Come dicevo questa è una prima linea di intervento che sono solito prescrivere per alzare le difese immunitarie. Poi sulla base delle peculiarità costituzionali di ogni paziente e in base a sintomi specifici completo la cura in modo “personalizzato”.

La cura specifica e personalizzata è più efficace e potente, ma già quella che ho descritto può essere messa in pratica da chiunque ed erige un primo muro di difesa contro i primi attacchi di batteri e virus di stagione.

Se interessato ad avere una cura Omeopatica personalizzata? Puoi contattare il Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Agopuntura e Omeopatia. Riceve a Macerata (MC), San Benedetto del Tronto e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

venerdì 26 novembre 2010

Artrite Reumatoide e visita omeopatica, un'accoppiata vincente

Come in certe storielle si potrebbe esordire con una domanda maliziosa: "Volete prima la notizia buona o volete prima quella cattiva?". La buona è che uno studio pubblicato su Rheumatology giunge alla conclusione che il trattamento omeopatico offre benefici clinici misurabili in pazienti con artrite reumatoide (RA). La seconda è che questi effetti sono attribuibili al processo di consultazione in sé e non al rimedio omeopatico somministrato.

E' Sarah Brien (School of Medicine, University of Southampton) che, nell'articolo apparso la settimana passata su Rheumatology, arriva a questa conclusione. Si tratta di un trial clinico controllato e randomizzato che ha coinvolto 56 pazienti affetti da RA stabile e seguiti per sei mesi. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi - il primo con visita omeopatica e con successiva randomizzazione in tre sottogruppi: trattamento omeopatico individualizzato, trattamento con rimedio complesso (Rheumaselect, Dreluso) e placebo - il secondo senza consultazione omeopatica e con successiva randomizzazione in due sottogruppi (placebo e rimedio complesso). L'outcome primario dello studio era un miglioramento del 20% dei criteri dell'ACR e della valutazione personale del paziente.

I risultati dello studio hanno mostrato un miglioramento complessivo solo dei pazienti del primo gruppo (con visita omeopatica), senza alcuna chiara differenza sul tipo di trattamento utilizzato. La diffusione di questi risultati ha creato una reazione che, bypassando la corteccia cerebrale, sembra avere preso la scorciatoia emotiva dell'amigdala: parole giubilanti da parte degli avversari dell'omeopatia, disincanto di chi si era detto "non è vero ma ci credo", rimozione brutale e sdegnata dei puristi.

A noi sembra che, come nella vecchia pubblicità "liscia, gasata o Ferrarelle", sia necessario invece trovare un giusto equilibrio, mettere a fuoco la questione senza nè la miopia degli uni, nè le allucinazioni degli altri. A ben vedere infatti l'articolo di Sarah Brian soffre di due limiti interni, come del resto gli autori stessi precisano. In primo luogo la popolazione è nettamente poco numerosa per poter ben descrivere i differenti outcome che si prefigge. Le conclusioni dunque sono fortemente invalidate da un notevole under-recruitment di malati. La seconda critica è che la valutazione dell'attività clinica dell'artrite reumatoide, specie se si utilizzano trattamenti aggiuntivi, è un'arte difficile poichè non è disponibile un gold standard di riferimento, neppure i due utilizzati in questo studio (ACR20 e DAS-28).


Che la questione sia ancora più complessa è suggerita dalla quasi contemporanea pubblicazione di uno studio della Johns Hopkins University pubblicato sul Journal of Pain, che rileva che i pazienti affetti da artrite reumatoide che possono contare sull'appoggio di un marito o di una moglie amorevole soffrono meno dolore e hanno una migliore mobilità rispetto ai single oppure a chi è impegnato in un matrimonio difficile.

Dunque sembra che, per verificare se la visita omeopatica in sé apporti un beneficio specifico, non sia al momento possibile semplificare, accorciare, schematizzare, standardizzare quadri clinici come l'artrite reumatoide, così complessi e variabili in sè stessi. Certo Sarah Brian potrà emendare le mancanze di questo studio e dimostrare, in altra patologia e con numeri più convincenti, che i benefici clinici riscontrati sono dovuti al processo omeopatico di consultazione in sé.

Ma poi dovrà anche trovare chi rassicuri, per fare un solo esempio, i topolini di Paolo Bellavite che per il loro stato ansioso, sperimentalmente indotto e poi controllato dalla somministrazione di Gelsemium 15CH, non è necessario fare altro. Neppure di "andare a parlare con qualcuno".
Fonte: Omeopatia33.it - Rheumatology, 2010

Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Agopuntura e Omeopatia. Riceve a Macerata (MC), San Benedetto del Tronto e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

lunedì 26 luglio 2010

Farmaci omeopatici, il riconoscimento è vicino


24/07/2010 - Carissimi lettori, già in occasioni precedenti ho approfittato di questo spazio per parlare di quanto la Medicina non Convenzionale e soprattutto l'omeopatia siano oggetto di attacchi preconcetti da parte di alcuni settori del mondo accademico e di quanto il nostro Paese fosse, diciamo così, non perfettamente in linea con alcune norme della Comunità Europea.
In questa occasione voglio invece aggiornarvi su come il vento stia cambiando sia dal punto di vista scientifico, che normativo e le polemiche che hanno caratterizzato questi ultimi mesi, siano acqua passata.

Lo scorso mese di maggio a Milano, presso l'aula magna dell'Università Statale, si è svolta l'annuale edizione del Congresso di Omeopatia, Omotossicologia e Discipline integrate.
All'evento, organizzato da A.I.O.T. (Associazione Medica Italiana di Omeopatia, Omotossicologia e Discipline Integrate) hanno partecipato oltre 450 medici e relatori di fama internazionale. Il consesso si è svolto su due giornate ed ha decisamente apportato un contributo evidente a quanto la medicina omeopatica può fare in ambito clinico.

Oltre alla sede «Istituzionale» che già di per sé, viste le chiusure e le perplessità di alcuni esponenti del mondo accademico verso questo tipo di disciplina, si può intendere come «apertura» verso la scienza omeopatica, la reale prospettiva di un contatto o, comunque di una mutata interpretazione dei valori che esprime la medicina delle piccole dosi (low dose), è stata la presenza quale relatore, del premio Nobel per la Medicina Prof. Luc Montaigner.
Le ricerche del Prof. Montaigner stabiliscono un innegabile punto di contatto tra quanto la medicina delle piccole dosi ha verificato anche in recenti studi pubblicati su riviste indicizzate ed autorevoli e la clinica convenzionale. Certamente un dato che lascia ben sperare gli studiosi, i fisici ed i medici che da anni sostengono, supportati da numerose prove, l'efficacia di dosaggi infinitesimali nella cura di importanti patologie e che soprattutto apre nuovi orizzonti nella considerazione delle discipline non convenzionali anche a livello accademico.

Solo fino a poco tempo fa, sarebbe stato impensabile ipotizzare la presenza di un premio Nobel ad un Congresso di Omeopatia o Medicina Complementare. Segno del cambiamento!
Il cambiamento si intravede anche dal fatto che le Istituzioni hanno intrapreso in modo serio la via che porta al pieno riconoscimento del «farmaco omeopatico».

In passato più volte, anche attraverso questo spazio, avevamo denunciato il ritardo nell'attuazione della Direttiva Europea sui Farmaci che il nostro Paese aveva recepito nel 2006 e la cui mancata attuazione da parte degli organi preposti non pochi problemi ha posto al settore produttivo, ai medici ed ai pazienti.

L'attuazione di questa norma, che ricordiamo ci veniva chiesta dal Parlamento Europeo, avrebbe consentito una regolamentazione definitiva del prodotto omeopatico, consentendo la registrazione di quei prodotti già presenti sul mercato e soprattutto di farmaci nuovi oltre ad una serie di disposizioni che riguardano la pubblicità e le indicazioni terapeutiche.
Oggi registriamo la soddisfazione del mondo dell'omeopatia che finalmente ha visto il Governo impegnarsi verso la definitiva soluzione dell'annoso problema.

Si è svolto proprio qualche settimana fa un incontro estremamente positivo tra i rappresentanti dell'industria omeopatica ed AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), in cui si sono gettate le basi per la costituzione di un tavolo di confronto che porti a soddisfare le esigenze della norma europea.
La questione in passato era stata, se non oggetto di scontro, certamente di acceso confronto tra le parti e vi sono stati momenti di tensione dovuta peraltro al ritardo che si registrava, ma oggi non possiamo fare a meno di guardare al futuro con ottimismo.

Per questo risultato si deve dare riconoscimento, non solo alla diplomazia ed al lavoro di tessitura che molti hanno svolto, oltre che alla capacità di ascolto delle forze politiche, ma soprattutto, e questa volta è innegabile, bisogna darne atto ai vertici del Ministero della Salute e di AIFA .

Quale migliore conclusione salutarvi invitandovi ad intervenire e lasciare i vostri commenti.
Posso immaginare che non tutti siano a conoscenza di quanto vi ho raccontato e per questo aspetto le vostre impressioni e le vostre domande.
Vi esorto caldamente a lasciare le vostre domande anche per la classe politica e vi assicuro che riceverete una risposta onesta intellettualmente e chiara.

Articolo di Giovanni Gorga Public Affair Manager tratto da lastampa.it

Notizia riportata da: Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Omeopatia e Agopuntura. Riceve a Macerata (MC) e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

lunedì 12 luglio 2010

Omeopatia utile su cellule cancro al seno


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Un recente studio pubblicato sull'International Journal of Oncology ha dimostrato gli effetti benefici dei farmaci omeopatici sulle cellule del cancro al seno.

Nel 1999 la US National Cancer Institute (NCI) ha valutato un protocollo di trattamento del cancro sviluppato presso la Banerji P. Omeopatic Research Foundation (PBHRF) in India. Il “protocollo Banerji” prevedeva l’utilizzo di specifiche sostanze naturali a dosi infinitesimali per il trattamento di pazienti con diversi tipi di cancro. Il NSC esaminò 10 pazienti trattati con il “protocollo Banerji”. In quattro casi di cancro al polmone e all’esofago, il National Cancer Institute confermò risposte parziali. Tutti i pazienti furono valutati con appropriati esami (compresi esami di imaging) per confermare le diagnosi e le risposte alla terapia. I pazienti avevano ricevuto solo i rimedi prescritti presso la clinica (PBHRF) e non avevano ricevuto alcun trattamento aggiuntivo di medicina convenzionale, come la chirurgia, la radioterapia o la chemioterapia. Ma dopo una rigorosa valutazione, l'NCI concluse che non vi erano prove sufficienti di efficacia per giustificare ulteriori ricerche sul protocollo Banerji.

Considerando il crescente interesse per i rimedi del protocollo Banerji tra i pazienti ricoverati presso il MD Anderson Cancer Center dell'Università del Texas, molti dei quali sono affetti da cancro avanzato della mammella, un team di ricercatori ha deciso di valutare l'effetto in vitro di tali rimedi.

Il risultato di questo studio è stato da poco pubblicato sulla rivista “International Journal of Oncology”.

Lo studio ha dimostrato che quattro rimedi omeopatici hanno esercitato effetti citotossici preferenziali nei confronti di due linee di cellule di cancro del seno (MCF-7 e MDA-MB-231), causando ritardo e arresto del ciclo cellulare e apoptosi. Questi effetti sono stati accompagnati dal relativo cambiamento nell'espressione delle proteine regolatrici del ciclo cellulare.

Gli esperimenti sono stati condotti in triplice copia e ripetuti almeno due volte per ogni rimedio omeopatico impiegato. I ricercatori hanno osservato che i rimedi omeopatici sembrano avere attività simile alle attività del paclitaxel (Taxol), il farmaco più comunemente utilizzato in chemioterapia per il cancro al seno, senza esercitare effetti tossici sulle cellule normali.

I risultati dello studio quindi non fanno che dimostrare l'attività biologica delle sostanze omeopatiche prese in esame nello studio alle dosi infinitesimali impiegate.

Interessato ad impiegare l’Omeopatia? Puoi contattare il Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Omeopatia e Agopuntura. Riceve a Macerata (MC) e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

Referenze:
Banerji P, Campbell DR (2008): Cancer patients treated with the Banerji protocols utilising homoeopathic medicine: A Best Case Series Program of the National Cancer Institute USA. Oncology Reports, 20: 69-74.

Frenkel M et al. (2010): Cytotoxic effects of ultra-diluted remedies on breast cancer cells, International Journal of Oncology, 36: 395-403.

venerdì 9 luglio 2010

Prevenire e curare i tumori con l'omeopatia


Titolo articolo: "Inhibition of chemically induced carcinogenesis by drugs used in homeopathic medicine" *

Si ritiene che l’omeopatia possa dare un valido contributo alla terapia del cancro. Tuttavia, ci sono pochi studi clinici condotti in tal senso per dimostrare l’efficacia dell’omeopatia.
Gli autori della ricerca presa in esame hanno voluto studiare l’azione protettiva di alcune sostanze omeopatiche su due tipi di tumore sperimentalmente indotti su ratti: il cancro del fegato provocato dalla sostanza chimica N'-nitrosodiethylamine (NDEA, un nitrosoderivato contaminante di ambienti) e il sarcoma provocato dal 3-metilcolantrene (un idrocarburo aromatico policiclico prodotto dalla combustione delle sigarette).

I rimedi omeopatici utilizzati sono stati:
Ruta, Hydrastis, Lycopodium e Thuja, tutte sostanze notoriamente impiegate in omeopatia per curare il cancro.

La somministrazione di NDEA (N'-nitrosodiethylamine) nei ratti ha portato allo sviluppo di tumore nel fegato con l’aumento nel siero e nel fegato di marker enzimatici quali: gamma-glutamil transpeptidasi, glutammato piruvato transaminasi, glutammato ossalacetato transaminasi e della fosfatasi alcalina.

La somministrazione concomitante di farmaci omeopatici ha avuto l’effetto di ritardare la crescita tumorale e ha ridotto significativamente l'attività dei markers enzimatici, come rivelato dalle valutazioni morfologiche, biochimiche e istopatologiche.

Dei quattro farmaci studiati, Ruta 200CH ha mostrato un'inibizione massima sullo sviluppo del tumore del fegato.

Mentre Ruta 200CH e Phosphorus MK insieme sono stati in grado di ridurre l'incidenza di sarcomi indotti da 3-metilcolantrene e di aumentare anche la durata della vita dei ratti.

Questi studi quindi dimostrano che i farmaci omeopatici a dosi infinitesimali sono in grado di diminuire i tumori indotti dalla somministrazione di sostanze cancerogene anche se al momento non se ne conoscono i meccanismi di azione.

* Articolo tratto da: Asian Pac J Cancer Prev, 2007, 8 (1), 98-102 - Autori: Kumar KH, Sunila ES, Kuttan G, Preethi KC, Venugopal CN, Kuttan R.

Interessato ad impiegare l’Omeopatia? Puoi contattare il Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Omeopatia e Agopuntura. Riceve a Macerata (MC), San Benedetto del Tronto (AP) e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

lunedì 21 giugno 2010

Liberiamo il naso


Cambi climatici repentini portano spesso a raffreddamenti, con naso che cola o naso chiuso con difficoltà respiratoria. Di seguito alcuni suggerimenti, ricordando comunque che è sempre consigliabile la consultazione di un medico omeopata per una terapia “su misura” sulla base dei sintomi e delle caratteristiche individuali.

Sali di Schüssler:

Ferrum phosphoricum D12
Sale di Schüssler n. 3: rimedio della fase iniziale dell’infiammazione, valido in caso di raffreddori con muco acquoso, prurito, starnuti, anche con febbre fino a 38,5°C.

Kalium chloratum D6
Sale di Schüssler n. 4: rimedio del seconda fase dell’infiammazione, da impiegare in caso di muco viscido che ristagna con difficoltà nella respirazione e gonfiore.

Kalium sulfuricum D6
Sale di Schüssler n. 6: rimedio della terza fase dell’infiammazione, efficace in caso di secrezioni purulente e giallastre con catarro cronico delle mucose.

Natrium chloratum D6
Sale di Schüssler n. 8: rimedio della regolazione dei liquidi, in caso di raffreddore con muco acquoso o secchezza delle mucose e rinite allergica.

Tra gli unitari:

Sambucus: rinite dei lattanti e dei bambini con naso secco e chiuso, respirazione a bocca aperta, peggioramento notturno; ostruzione del naso, con accumulo di muco denso e viscido nelle narici; corizza secca dei bambini; il bambino si risveglia improvvisamente come se stesse soffocando.

Luffa operculata: raffreddore con secrezioni nasali chiare o gialle, soprattutto al mattino; secchezza della mucosa nasale con formazioni di croste aderenti; peggioramento con l’aria chiusa e secca nella stanza, migliora con l’aria fresca dell’esterno; da impiegare anche con sinusite purulenta, rinite atrofica cronica.

Belladonna: rinite improvvisa e violenta dopo esposizione a correnti d’aria fredda, con naso gonfio, rosso, caldo e dolente, secrezione nasale scarsa, gola rossa, secca e dolente, raucedine, cefalea, possibile epistassi; corizza fluida da una narice, alternata con naso tappato.

Mercurius solubilis: rinite con secrezione irritante giallo-verdastra, corizza secca, con ostruzione del naso, o corizza fluente, con abbondante secrezione di siero corrosivo; gonfiore infiammatorio e arrossamento lucido del naso, con prurito; scialorrea, sudorazione profusa, lingua grossa e patinosa, alito maleodorante, tendenza alla sinusite.

Se sei interessato ad impiegare l’Omeopatia? Puoi contattare il Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Omeopatia e Agopuntura. Riceve a Macerata (MC), San Benedetto del Tronto (AP) e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

sabato 12 giugno 2010

Il Rimedio del Giorno: Apis Mellifica



APIS MELLIFICA - L'ape
Quando un'ape punge la cute l'azione è brusca e violenta. Si sente un dolore puntorio bruciante, si infiltra la cute con un edema più o meno abbondante, di colore roseo. Se si tocca o si applicano compresse calde loco dolenti si aggrava il dolore che è invece calmato da applicazioni fredde.

Le sue grandi caratteristiche sono:
1) inizio molto brusco e violentissimo dei sintomi, sia dei dolori, come dei versamenti o delle altre manifestazioni;
2) dolori brucianti come fuoco o come aghi arroventati;
3) miglioramento col freddo in generale e con applicazioni fredde;
4) aggravamento col calore soprattutto da applicazioni calde, ma anche restando in una stanza calda o a letto;
5) estrema sensibilità al tatto;
6) congestione cutanea locale, edema e versamento sieroso.

Inoltre le seguenti caratteristiche:
7) tendenza dei sintomi (particolarmente dei dolori e degli versamenti) a cambiare sede molto rapidamente;
8) crisi acute e improvvise;
9) assenza di sete (Puls., Gels.) con questa particolarità che nella febbre è presente durante il brivido e sparisce dopo;
10) lateralità destra molto netta.

APPARATO CUTANEO
Apis sarà allora il rimedio delle infiammazioni acute, che evolvono con estrema acutezza, con edema e versamento, ad esempio: orticaria, in certe forme d'erisipela, in certi foruncoli.
Anche gli edemi si producono rapidamente nelle manifestazioni articolari e renali del rimedio.
Apis sarà generalmente indicato in una eruzione densa, spessa, a volte rosea e d'una rugosità apprezzabile dalle dita.
Riassumendo: quando c'è infiltrazione del tessuto cellulare, stato edematoso o idropico, Apis sarà il primo rimedio al quale si deve pensare.

APPARATO MUCOSO
Presenta le stesse caratteristiche: flogosi ed edema con qualche particolarità dovuta alla loro struttura e funzione:

Congiuntiva e Retina. Ogni affezione oculare con chemosi. Scollamento della retina.
Apis previene la recidiva degli orzaioli. Manifestazioni dolorose oculari dopo aver fissato una superficie bianca, per es. neve, senza la protezione di lenti scure.

Mucosa faringea. Angine molto rosse con edema. L'ugola pende come un piccolo sacco pieno d'acqua.

Mucosa laringea. Improvviso edema della glottide che soffoca.

Mucosa intestinale. Diarrea: feci involontarie a ogni movimento, come se l'ano fosse aperto.

APPARATO SIEROSO
Sinovie. Reumatismo con edema periarticolare o notevole versamento intraarticolare; l'articolazione è tesa, rosea, estremamente sensibile al contatto, alla pressione, al minimo movimento. Aggravamento con applicazioni calde. Miglioramento con freddo. Idrartrosi infiammatoria del ginocchio.

APPARATO URINARIO
Rene. Urine rare, scure, anche sanguinolente. Edema che appare repentinamente alle palpebre, specie palpebra inferiore che pende come un sacco d'acqua; alle estremità, alla faccia e si generalizza molto presto: anasarca.

Vescica. Dolori brucianti molto vivi urinando (a gocce). Ritenzione d'urina nei poppanti. Notare che con Cantharis sono questi i fenomeni urinari che appaiono all'inizio, gli edemi in seguito; con Apis il contrario.

APPARATO GENITALE
L'ovaio. Funziona male, donde amenorrea e dismenorrea.
Amenorrea con sensazione di bearing‑down, disturbi nervosi, malinconia, incubi, scarsa coordinazione delle mani: lascia cadere tutto quello che tiene.
Dismenorrea con dolori da puntura, brucianti.
Cisti dell'ovaio, ovariti ed in particolare ovarite dei tubercolotici. Insieme al dolore nell'ovaio destro c'è spesso un dolore riflesso verso il seno, ma del lato sinistro.

ALTRE INDICAZIONI
Flebiti, linfangiti e linfedema cronico o post‑operatorio.

Nota. Tre rimedi antidotano la puntura d'ape: Calendula, Carbolic Acidum e Guaco (tutte le punture d'insetti). Si usano all'esterno in T.M. e per via interna in diluizione.

Se sei interessato ad impiegare l’Omeopatia? Puoi contattare il Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Omeopatia e Agopuntura. Riceve a Macerata (MC), San Benedetto del Tronto (AP) e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

mercoledì 9 giugno 2010

Un aiuto durante l'allattamento


L’allattamento al seno è il mezzo donatoci dalla natura per assicurare ai bambini tutto quello di cui hanno bisogno per nutrirsi e difendersi da microbi e batteri; ne traggono beneficio sia la mamma sia il bambino da un punto di vista sia fisico sia psichico.

Seguono alcuni prodotti per favorire l’allattamento al seno e per integrare alcune sostanze di cui si può essere carenti in questo periodo e/o subito dopo il parto:

Lactogal® è un noto prodotto che favorisce la secrezione di latte. E’ composto di tre sostanze fitoterapiche (Foeniculum T.M., Galega officinalis T.M. e olio di Cumino) ad azione galattofora e tre rimedi omeopatici (Sepia, Pulsatilla, e Calcium phosphoricum) che aiutano lo stato psicologico della mamma (dove ci siano: pianto, depressione post-partum e sconforto) e il metabolismo del calcio di mamma e neonato.

Ferrotone® è un’ottima soluzione per integrare ferro in modo naturale. È composto di pura acqua di sorgente al 100% naturale, ricca di ferro che sgorga da una sorgente utilizzata da oltre 200 anni a Trefriw, nel Galles del Nord. È altamente biodisponibile, il suo assorbimento medio è del 23% ma può arrivare a superare il 40% nei soggetti con grave carenza di ferritina sierica. È ottimamente tollerato, in quanto non causa i disturbi gastrointestinali spesso riscontrati con l’assunzione di altri preparati a base di ferro. L’impiego di questo prodotto e sostenutoo da diversi studi clinici che ne dimostrano l’efficacia e la tollerabilità.

Calcium fluoratum D12 Sale di Schüssler n. 1 è il sale minerale coinvolto nel mantenimento della solidità e della flessibilità del tessuto connettivo e di quello di sostegno. Agendo sull’elasticità è coinvolto in tutte quelle situazioni dove si verificano eccessivo rilassamento della pelle o, viceversa, eccessivo indurimento. Nell’organismo svolge l’azione di “costruire” gli involucri, ad esempio: periostio e smalto dei denti.

Calcium phosphoricum D6 Sale di Schüssler n. 2 è il principale costituente del tessuto osseo e di tutte le strutture annesse e tra l’altro è contenuto nel prodotto Lactogal.
È responsabile della costituzione delle strutture interne (parte ossea dei denti, ossa); è adatto nella debolezza fisica e nella stanchezza. Utile in tutti i problemi della muscolatura.

Se sei interessato ad impiegare l’Omeopatia? Puoi contattare il Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Omeopatia e Agopuntura. Riceve a Macerata (MC), San Benedetto del Tronto (AP) e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

mercoledì 12 maggio 2010

Omeopatia Allergie e Rinite Allergica


Quasi 1 italiano su 5 soffre di allergia, dei quali il 50% soffre di asma.

La rinite allergica è decisamente l'affezione più comune colpendo circa il 20% della popolazione. Gli allergeni scatenanti più comuni sono: pollini, acari della polvere, peli degli animali e l’inalazione di sostanze chimiche volatili.

Le allergie non sono soltanto respiratorie, ma possono interessare anche l’apparato cutaneo, tanto che rappresentano la malattia della pelle più frequente nei bambini con meno di 11 anni. Ultime come frequenza ma non meno importanti le allergie alimentari, che colpiscono circa l'8% dei bambini con meno di 6 anni.

Anno dopo anno stiamo assistendo a un graduale aumento della popolazione di persone colpite da allergia.

E’ bene sapere che possiamo affrontare le allergie anche attraverso rimedi naturali, per lo più ricavati da piante.

Cardiospermum halicacabum: rimedio ad azione simil-cortisonica, ha una rapida azione particolarmente negli stati allergici ed infiammatori, accompagnati da prurito. Ha una azione antiflogistica ed antipruriginosa che migliora gli arrossamenti ed il prurito degli occhi e delle mucose, con generale regressione dell’infiammazione. L’azione antiflogistica deriva dall’effetto modulante dei fitosteroli, contenuti nel Cardiospermum, sulla sintesi delle prostaglandine e dei leucotrieni, che sono importanti mediatori implicati nello sviluppo dell’infiammazione.

Galphimia glauca: trova impiego nella profilassi e nella terapia acuta del raffreddore allergico. Agisce soprattutto sulle mucose del naso, delle cavità paranasali e della faringe. Regola la secrezione, attenua il prurito, il bruciore e la secchezza nasale, riduce la frequenza degli starnuti ed elimina la sensazione di naso chiuso. Inoltre migliora la congiuntivite allergica con arrossamento marcato, gonfiore, forte lacrimazione e bruciore agli occhi.

Luffa operculata: è particolarmente indicata in presenza di infiammazioni croniche delle mucose delle vie respiratorie. Esplica la sua azione agendo sulle mucose nasali umide con secrezioni chiare o gialle soprattutto al mattino, accompagnate da prurito e starnuti frequenti e sulla sensazione di secchezza nella laringe. È indicata nel trattamento in diversi tipi di rinite: cronica, atrofica, vasomotoria ed allergica.

Se sei interessato ad impiegare l’Omeopatia puoi contattare il Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Omeopatia e Agopuntura. Riceve a Macerata (MC), San Benedetto del Tronto (AP) e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

lunedì 26 aprile 2010

Ecco perchè l'Omeopatia funziona


L'uso di antibiotici nel settore veterinario è in aumento a tal punto da scatenare conseguenze negative per la salute umana, degli animali e dell'ambiente. Per questo l'omeopatia può rappresentare una valida alternativa agli antibiotici.

È stato quindi effettuato uno studio su un allevamento di suini per impedire che un noto agente patogeno: l’Escherichia Coli provocasse diarrea.

Quindi in un allevamento commerciale di suini sono state selezionate 52 femmine nell’ultimo mese di gestazione. Il campione è stato quindi suddiviso con criterio casuale in 2 gruppi a cui ad uno è stata somministrata due volte a settimana la sostanza omeopatica: Coli 30K, mentre all’altro è stato somministrato solo placebo. I 525 suini nati dalle 52 femmine sono state quindi sottoposti a controlli per valutare la frequenza e la durata della diarrea.

I suini nati dal gruppo che aveva ricevuto la terapia omeopatica hanno avuto episodi di diarrea provocata da Escherichia Coli di minore gravità e di frequenza ridotta rispetto a quelli nati dal gruppo che aveva ricevuto il solo placebo.

Articolo tratto da: Homeopathy - Volume 99, Issue 1, January 2010, Pages 57-62.

Se sei interessato ad impiegare l’Omeopatia puoi contattare il Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Omeopatia e Agopuntura. Riceve a Macerata (MC), San Benedetto del Tronto (AP) e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

lunedì 8 marzo 2010

Debolezza e Astenia nel cambio di stagione


Durante l’anno può capitare di sentirsi particolarmente stanchi, deboli, stressati, senza forze. Questo stato è tipico soprattutto nei cambi di stagione con conseguenze sul rendimento scolastico per i ragazzi e sulla capacità di attenzione sul lavoro per gli adulti.

Chi poi esce da periodi influenzali e cure antibiotiche “forzate” risente ancora di più di questo stato di stanchezza e debolezza fisica con difficoltà a rientrare nei consueti ritmi della vita quotidiana.

Alcune sostanze naturali e omeopatiche utili da impiegare per questa condizione di debolezza fisica sono ad esempio alcuni sali di Schüssler, ad esempio:

Calcium phosphoricum D6 Sale di Schüssler n. 2: utile per gli stati anemici e di riparazione dei tessuti dopo una malattia acuta.

Natrium chloratum D6 Sale di Schüssler n. 8: rimedio che aiuta a produrre le cellule del sangue. Utile in caso di anemia e debolezza mentale.

Silicea D12 Sale di Schüssler n. 11: rimedio che favorisce la resistenza dei tessuti. Utile in caso di debolezza forte e generalizzata che si accompagna a riduzione della memoria.

Tra i rimedi omeopatici unitari alcuni esempi:

Argentum nitricum: astenia che si accompagna ad agitazione psicomotoria, come conseguenza di esaurimento psico-fisico. Utile in caso di: debolezza, astenia generale, cefalee per affaticamento intellettuale e stanchezza mentale.

Gelsemium: astenia in soggetti iperemotivi con complessi di inferiorità. Utile in caso di esaurimento, spossatezza e forte debolezza dell’intero sistema muscolare.

Kalium carbonicum: astenia inseguito a malattie gravi e prolungate. Forza muscolare molto indebolita, polso debole.

Se sei interessato ad impiegare l’Omeopatia per curare astenia e debolezza del cambio di stagione puoi contattare il Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Omeopatia e Agopuntura. Riceve a Macerata (MC), San Benedetto del Tronto (AP) e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

martedì 26 gennaio 2010

Omeopatia efficace nella cura dell'Insonnia


Uno studio* conferma l'efficacia dell'omeopatia nella cura dell'insonnia.

L’Insonnia primaria è un disturbo che si manifesta come difficoltà ad iniziare o a mantenere il sonno o come un sonno non-ristoratore. Il disturbo è cronico quando dura da almeno un mese. L’insonnia causa un significativo disagio o una compromissione della vita di relazione, lavorativa o di altre importanti attività della vita quotidiana.

Il simillimum omeopatico è quel rimedio che più corrisponde alla totalità dei sintomi del paziente e la sua scelta si basa su una valutazione completa delle caratteristiche fisiche, emotive e mentali della persona.

Lo scopo dello studio (randomizzato, in doppio cieco, controllato contro placebo), era quello di valutare l'efficacia del simillimum omeopatico nel trattamento dell’insonnia primaria cronica.

Metodo. Sono stati selezionati 30 partecipanti (secondo: DSM-IV TR (2000)1 criterion 307.42 Primary Insomnia) e poi divisi casualmente in 2 gruppi, quello che avrebbe ricevuto il vero trattamento e il gruppo che avrebbe assunto il placebo. Gli strumenti di misurazione utilizzati erano un diario del sonno (SD) e una particolare questionario di valutazione (Sleep Impairment Index).

E’ stata effettuata una prima visita iniziale e 2 visite di controllo eseguite a intervalli di 2 settimane l’uno dall’altro. La cura omeopatica è stato prescritto alla prima visita ed è stata aggiornata alla prima e alla seconda visita di controllo. Il questionario di valutazione è stata completato a ogni consultazione e i partecipanti hanno ricevuto istruzioni per la compilazione del diario del sonno.

Risultati - Dai dati raccolti nel diario è emerso che il vero trattamento omeopatico ha prodotto un significativo aumento della durata del sonno durante lo studio, rispetto al trattamento con placebo, che invece non ha portato anche a un significativo aumento nella durata del sonno.

Inoltre nel gruppo a cui è stata somministrata la vera terapia si è registrato un significativo miglioramento nei punteggi del questionario di valutazione. Un iniziale miglioramento si è verificato anche nel gruppo a cui era sta somministrato il palcebo, miglioramento che poi non si è mantenuto nel tempo. Il confronto dei risultatidei 2 gruppi ha evidenziato una differenza statisticamente significativa.

In Conclusione - Il trattamento omeopatico con la prescrizione del simillimum nella terapia dell’insonnia primaria è stato efficace rispetto al placebo. L'omeopatia quindi è una modalità valida per trattare questo disturbo ed è utile condurre ulteriori studi in merito.

Se sei interessato ad impiegare l’Omeopatia per curare l'insonnia puoi contattare il Dr. Emiliano Giumetti, medico Esperto in Omeopatia e Agopuntura. Riceve a Macerata (MC), San Benedetto del Tronto (AP) e Stella di Monsampolo (AP). Per informazioni: studiogiumetti@yahoo.it Per appuntamento: 347.3790936

*Department of Homoeopathy, Faculty of Health Sciences, Durban University of Technology, P.O. Box 1334, Durban 4000, South Africa. Pubblicato su: Homeopathy - Volume 99, Issue 1, January 2010, Pages 63-68